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Il mondo aeronautico viene spesso associato agli uomini, trascurando che nella storia dell’aviazione sono state diverse le donne pioniere che hanno dato un significativo contributo a questo fantastico mondo: basterebbe rivedere la storia per trovarne tanti esempi.Le “quote rosa" in cabina di pilotaggio ad oggi contano comunque circa il 5% dei piloti, una percentuale bassa rispetto a tutti i piloti presenti nel mondo, nonostante sia aumentata nel corso degli anni.

La nostra ATO ha sempre cercato di sostenere la crescita delle donne in aviazione e, nonostante anche nella nostra realtà rimangono in minoranza, siamo fiduciosi che questa disciplina diventerà interessante anche per le donne, che troveranno sempre più il coraggio di avvicinarsi a questo settore, dimostrando e promuovendo che non ci sono barriere di alcun tipo per affrontare questo percorso, che come afferma la nostra ATO è all’altezza di tutti, Uomini e Donne, che vogliono fare della loro passione il loro scopo di vita lavorativo.

Una delle nostre aquile rosa Gaia Bassi, ha ricevuto in occasione della giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, il Premio “Fiorenza de Bernardi” 2019 per essere stata la più giovane ad aver conseguito la Licenza di pilota privato PPL(A) nell'anno 2019.

Un premio che ha gratificato la nostra giovane Allieva dopo l’importante sacrificio compiuto per essere riuscita ad unificare i duri impegni scolastici a quelli del conseguimento della licenza PPL, nonché primo passo per il raggiungimento del suo sogno di diventare PILOTA DI LINEA.

Abbiamo deciso di intervistarla per voi.

1. Presentati: chi sei, quanti anni hai, da dove vieni?

Mi chiamo Gaia Bassi, ho 19 anni e sono di Bergamo.

2. Il tuo sogno è da sempre quello di diventare un pilota di linea? Quando nasce la tua passione per il volo?

Diventare pilota non è da sempre il mio sogno, nonostante il mondo dell’aviazione sia sempre stato tra i miei interessi. La mia passione per il volo è cresciuta con il tempo frequentando l'ambiente aeroportuale in particolare grazie a mio papà paracadutista; ho inoltre la fortuna di avere attorno a me persone che mi hanno sempre supportato e che credono in me.

3. Dove inizia il tuo percorso formativo? Come hai scelto la scuola di volo alla quale affidarti?

Ho conosciuto Cantor Air tramite la mia scuola superiore, l’Istituto Aeronautico, e tramite amici che la frequentavano; me ne hanno parlato tutti molto bene e mi ha subito dato una buona impressione, che in seguito è stata confermata e per questo motivo non ho preso in considerazione altre scuole di volo. Tornando indietro rifarei assolutamente la stessa scelta perché, anche se l'impegno e la preparazione richiesti sono notevoli, tutto si svolge in un clima molto piacevole e allo stesso tempo molto professionale.

4. Come è stato il tuo percorso PPL? È stato difficile coordinarlo con gli impegni scolastici?

 Sono molto soddisfatta del mio percorso PPL. Per quanto riguarda la parte pratica non ho avuto difficoltà a conciliarla con gli impegni scolastici perché l’ho svolta durante il periodo estivo; mentre per il corso teorico, iniziato a marzo, devo ammettere che è stato impegnativo, ma con un po' di determinazione e sacrifici, una volta raggiunto l'obiettivo è stata una grande soddisfazione.


5.Nel 2019 hai conseguito il PPL presso la scuola di volo CANTOR AIR, quali saranno i tuoi prossimi STEP?

Il prossimo STEP è il corso ATPL che inizierò il prossimo ottobre.

6.Il percorso per diventare Pilota di Linea è difficile, secondo te cosa NON deve mancare in un aspirante pilota?

Impegno, tenacia e assolutamente la passione per il volo. 

7.Secondo te perché le donne rappresentano ancora una minoranza tra i piloti?

Credo che ci sia ancora poca conoscenza nelle giovani ragazze della possibilità di affacciarsi al mondo aeronautico e penso che ci siano ancora troppi pregiudizi sulla donna che viene considerata poco idonea ad ambienti prettamente maschili. Tuttavia, credo che si siano già fatti molti progressi e sicuramente, con il passare degli anni, ci saranno sempre più donne in questo settore.

8. Cosa ti sentiresti di consigliare alle ragazze che volessero intraprendere il tuo percorso?

 Donna o uomo che sia, bisogna seguire i propri sogni e metterci tutto l’impegno di cui si è capaci! Quindi a una ragazza direi, se è il tuo sogno, lotta per quello; il carico di studio è parecchio e lo sono anche i sacrifici ma le soddisfazioni che si possono raggiungere sono enormi! Ci si dovrà impegnare magari il doppio per dimostrare quello che si vale e quello di cui si è capaci, ma alla fine si conquistano anche le menti più scettiche! Più faticosa è la salita, più grande sarà la soddisfazione di arrivare in cima!

9. Hai ricevuto il Premio “Fiorenza de Bernardi” 2019 per essere stata la più giovane ad aver conseguito la Licenza di pilota privato PPL(A) nell'anno 2019, come ti senti a riguardo?

Sono molto contenta di aver ricevuto questo premio soprattutto perché il suo obbiettivo è quello di promuovere l’inserimento delle donne nel settore dell’aviazione civile italiana; il tutto in onore di una grande donna, nonché prima donna pilota di linea italiana, la Comandante Fiorenza de Bernardi.

10. Come ti vedi tra qualche anno?

È difficile prevedere il futuro. Mi auguro di riuscire a coronare il mio sogno di diventare un Pilota, e lavorerò sicuramente sodo per farlo diventare realtà.

Grazie Gaia per il tempo dedicato e per le sagge parole che hai voluto riservarci, con la speranza che possano davvero rappresentare per molte un incoraggiamento e la motivazione per credere SEMPRE nei propri sogni e che trasmettano a tutti la voglia di abbandonare l'idea dall'ordinario per lo straordinario, in modo che questo diventi normalità.

IN BOCCA AL LUPO!

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